IMPACT

 

Il corso di italiano Impact previsto dalla Regione Lazio si preoccupa dell'integrazione delle cittadine e dei cittadini provenienti da Paesi terzi che vivono nella nostra regione.

Impact

 

2023 - Festa di Carnevale

 

Festa di Carnevale Corrado Melone

 

 

Il pastore con la lanterna

 

27 – Il pastore con la lanterna

Il pastore con la lanterna è il simbolo dell’umanità che cerca nella notte una luce per la propria vita, la luce della fede.

La luce nell’oscurità, la speranza e la rinascita che fanno superare lo smarrimento in cui ogni uomo può cadere.

L'acquaiola

 

26 – L’acquaiola

Le figure delle acquaiole che abbiamo voluto rappresentare nel nostro presepe rimandano ad una leggenda e alla semplicità di Candido, l'acquaiolo che vide sulla montagna l'angelo che annunciava ai pastori la nascita di Gesù e pensò subito di andare anche lui ad adorarlo portandogli l'unica cosa che possedeva: l'acqua. Ne riempì due grandi otri, se li caricò addosso e affrontò il lungo cammino per oltrepassare la montagna che lo separava dalla grotta di Betlemme. A metà strada sentì un otre che diventava più pesante dell'altro. Non se ne curò e, sudando sudando, continuò la sua marcia. Giunse davanti al presepio e depose i suoi otri di acqua in mezzo ai doni ben più consistenti dei pastori. Ma la Madonna lo chiamò per nome e lo ringraziò per l'acqua e per l'olio. Candido fece per schernirsi, dicendo che lui non aveva portato olio, ma solo acqua fresca. Invece, nel secondo otre si era verificato il miracolo: l’acqua s’era trasformata in olio. “Un dono fatto con animo candido può rivelarsi più prezioso di quanto non sembri”, gli disse Maria ricompensandolo della sua fatica e del suo candore.

La locanda

 

25 – La locanda

La locanda è un luogo ricco di complessi significati che riconduce in primo luogo alla pericolosità del viaggio e della notte. Si riferisce all’episodio di Maria e Giuseppe che, durante il loro cammino, non trovano alloggio, ma si associa anche il significato rituale del mangiare, riferimento alla vita materiale contrapposta a quella spirituale.

Nella locanda luogo di sosta dopo un breve o un lungo viaggio, l’oste offre da bere e da mangiare agli avventori che cercano un po’ di ristoro; essa abbonda di vivande da consumare. In un angolo, possiamo osservare i giocatori di carte.

Le magliaie

 

24 – Le magliaie

Le magliaie con i ferri, pazientemente e abilmente, lavorano la lana per creare maglie, sciarpe e quanto possa essere utile a scaldare. Un lavoro che richiede pazienza e tanta fantasia!

Il salumiere

 

23 – Il salumiere

Nel presepe non può mancare la bottega del salumiere in cui fanno bella mostra salumi e prodotti prelibati, frutto di una antica tradizione.

Pane e pasta

 

22 – Pane e pasta

Antiche tradizioni vengono realizzate da mani esperte. Per fare il pane servono pochi e semplici ingredienti: acqua e farina, lievito e sale. Nella bottega si può gustare il pane con squisito olio nuovo.

Oltre a nutrire e sostentare materialmente, il pane che viene cotto nel forno è un chiaro riferimento a Cristo, definito il “pane della vita” che nutre l’anima.

Nella bottega si prepara anche la pasta fresca con uova e farina e il lavoro delle mani che impastano in maniera energica…

La bottega dell'artista

 

21- La bottega dell’artista

La tradizione della Natività è ambientata sullo sfondo degli antichi mestieri popolari e delle tradizioni culinarie, dando modo ai visitatori di conoscere da vicino il lavoro delle antiche arti.

Attraverso i mestieri e le rievocazioni in costume che operano da artigiani, popolani, contadini e pastori si assiste ad una suggestiva rappresentazione della natività.

Nella prima bottega che incontriamo, quella dell’artista, circondati da tele, tavole e vasi con colori brillanti, i maestri muovono i propri pennelli con abilità per dare vita a piccoli capolavori. Intorno, gli apprendisti ammirano i tocchi che danno vita a motivi floreali, figure e paesaggi, cercando a loro volta di imparare le tecniche e i segreti dell’arte.

Le lavandaie

 

20 – Le lavandaie

Le lavandaie strigliano, scuotono e torcono grandi lenzuoli e panni da lavare dentro le mastelle o sulle assi di legno. L’acqua è gelida ed il lavoro è umile e faticoso.

Nel Presepe napoletano le lavandaie rappresentano le levatrici che, secondo il protovangelo di Giacomo, hanno assistito alla nascita di Gesù e hanno prestato aiuto alla Madonna. I teli che hanno usato per lavare il Bambinello sono miracolosamente puliti e immacolati, a simboleggiare la verginità di Maria e l’origine miracolosa di Suo Figlio.

Il cestaio

 

19 – Il cestaio

Da semplici rami e rametti si possono creare piccole opere d’arte. C’è bisogno di mani agili e molta creatività e fantasia. Queste le doti del cestaio. Nella sua bottega fanno bella mostra tante ceste realizzate con cura.

Il vasaio

 

17 – Il vasaio

Argilla, un po’ d’acqua e un forno riscaldato dal fuoco: ecco gli elementi semplici con cui il vasaio crea brochhe, anfore, piatti e tutto quello che con la sua arte le mani riescono aa plasmare.

Il fabbro

 

18 – Il fabbro

Nella bottega del fabbro si può vedere il duro lavoro di questo artigiano che modella il metallo grazie al calore del fuoco e al ritmico battere del martello.

Il fornaio

 

16 – Il fornaio

Il fornaio e la sua bottega, oltre a rappresentare l’antico mestiere, simboleggiano anche la dottrina cristiana e in particolare il significato speciale dato da essa al pane nell’Eucarestia.